Migliore pezzo di BG del Settimo Turno

Scrivete anche se non combattete, aggiungete BG alla campagna e votate il migliore secondo voi! La votazione si concluderà Sabato 14 Marzo!

Leonatos non poteva credere a quello che aveva appena raccontato il fratello Sacerdote Bellerophon: La IV Compagnia dei Magli Imperiali, i discendenti di Dorn, i difensori della Sacra Terra, avevano voltato le spalle alla luce immacolata dell’Imperatore.
Secoli dopo la caduta del tiranno di Badab, altri Astartes hanno rivolto le proprie armi contro i loro stessi fratelli di battaglia. A peggiorare il tradimento fu l’insulto alla memoria dei due primarchi, Rogal Dorn e Sanguinius, che hanno lottato fianco a fianco, versato sangue insieme, per difendere il palazzo imperiale e si sono teletrasportati sulla Spirito Vendicativo assieme all’Imperatore loro padre per porre fine all’eresia di Horus in un ultimo disperato assalto.
Fu tradita la memoria e lo spirito dell’Imperatore, di Dorn e di Sanguinius. Furono traditi i principi di fratellanza che accomunava i difensori ultimi dell’Imperatore. Ogni legame venne spazzato via in un unico gesto tanto empio quanto inaspettato e inimmaginabile.
Leonatos ribolliva di rabbia. Non poteva sopportare ciò che era appena successo, non poteva permettere che la luce dell’Imperium nel settore venisse offuscata da un simile atto. I venerabili Furion e Thoros, incarcerati nel sacro sarcofago adamantino, non proferirono alcuna parola. Ad interrompere il silenzio fu il vecchio amico del comandante, il bibliotecario Furion.

“Non possiamo tollerare tutto questo”

Si aggiunse Thoros: “Dobbiamo cancellare questa onta all’Imperatore”

Il comandante analizzò un’ultima volta la situazione.

“Dunque le cose stanno così.. Kantor è deceduto e i suoi figli sono chiaramente smarriti. La prova di ciò è stata l’assoluta astensione dallo scontro da parte del loro bibliotecario che li comandava sul campo. In questo momento non possiamo assolutamente contare su di loro. Anzi, è probabile che senza una guida carismatica come l’eroe di Rynn, anche loro possano voltare le spalle alla luce dell’Imperatore. Per quanto riguarda l’Ordo Hereticus, evidentemente sta indagando o proteggendo segreti che non vogliono divulgare, anche a costo di rivolgere le proprie armi contro di noi.”

Leonatos guardò i propri fratelli, compagni d’arme di una vita e fratelli di sangue, e capì che tutti pensavano la stessa cosa. Quindi il comandante spiegò le proprie intenzioni.

“E’ lampante il fatto che siamo soli in questo Settore. Non possiamo fidarci più di nessuno, e soprattutto non dobbiamo fedeltà nè rendiconti a nessuno se non al nostro capitolo e all’Imperatore stesso.”

Il capitano degli Angeli Sanguinari si fermò e sospirò, poi proseguì malinconicamente

“Da questo momento non risponderemo più a nessuna chiamata di soccorso o di operazioni congiunte da parte di altri capitoli lealisti o presunti tali. Gli avvenimenti in questo settore hanno dimostrato che chiunque può rivelarsi una minaccia, persino gli alleati più fidati. Proseguiremo le nostre ricerche e al contempo cercheremo sia di arginare l’infestazione demoniaca di Nurgle che di abbattere tutti i traditori presenti nel Settore.
Se qualcuno ci osteggerà, li investiremo con tutta la nostra furia. Dimostreremo a tutti che i figli di Sanguinius sono implacabili nel loro scopo e incorruttibili nel loro credo. La nostra luce splenderà più che mai in queste tenebre, e se moriremo, potremo guardare negli occhi sia l’Imperatore che il nostro Primarca, consapevoli e fieri di aver reso loro onore con le nostre azioni fino al nostro ultimo respiro.”

Leonatos si avvicinò al fratello Sacerdote Bellerophon “Accertati delle condizioni di fratello Silatius, poi manda la squadra Tranio a investigare sugli ultimi rilevamenti effettuati dal Techmarine.”

Infine si rivolse nuovamente a tutti i presenti:

“Ora pensiamo ai traditori. Cancelleremo la loro presenza dal settore e porterò io stesso la testa del loro comandante al capitano Lysander. Non sono più i nostri fratelli di battaglia. Se si arrenderanno daremo loro la pietà dell'Imperatore liberandone le anime dalle vestigia corrotte, se opporranno resistenza li massacreremo tutti fino all’ultimo, poichè la loro stessa esistenza costituisce un’offesa all’Imperatore, a Dorn e a Sanguinius!”

Il mio voto va senza dubbio a Kastro, ha fatto un gran lavoro di "visione personale" ed ha giustificato la royal rumble imperialista. Ah.. se non fosse per noi Astartes a ravvivare la campagna con le nostre scaramucce..

Visto che ero coinvolto ho preparato un pezzettino di prologo alla missione, giusto per far campire un pò la situazione

L'aria nella cappella era appesantita dagli incensi sacri, talmente densi da rendere indistinti i confini angusti e spartani del cuore corazzato del bastione; tuttavia iniziava a percepire il sottile fetore dolciastro che da giorni ormai aveva permeato ogni cosa sulla superficie di Praxedes Primus.
“Dolce Imperatore, guida i nostri occhi nello scoprire i segni degli impuri, rafforza le nostre menti per resistere alle loro oscene malie, arma le nostre mani per purificare nel fuoco la loro corrotta esistenza”.
Una breve preghiera, mormorata in reverente adorazione della sacra reliquia, che nel silenzio della stanza raggiunse ogni angolo e venne raccolta e ripetuta da entrambe le Custodi che in questo momento erano in rotazione di veglia sulla preziosa testimonianza del potere manifesto della fede.
Hermione Calexis, ordinata Palatina del Sacro Ordine del Calice Scarlatto dell'Adepta Sororitas ed appuntata come Custode della Reliquia su Praxedes Primus, si rialzò in piedi al termine del quotidiano atto di preghiera che occupava gran parte della sua mattinata, registrando distrattamente il normale leggero ronzio che accompagnava ogni movimento supportato dagli attuatori della sua armatura potenziata.
Questo la infastidì alquanto, poiché il fatto che anche il rituale della preghiera venisse stravolto richiedendo la tenuta da battaglia anche per chi tra le Custodi non era a protezione della reliquia era indice della gravità della situazione.
Un lieve cicalino nell'auricolare la richiamò al presente e, dopo aver reverentemente indietreggiato fino ad uscire dalla cappella, aprì un canale tramite il proprio comunicatore.
“Parla, Figlia mia”
“Reverenda Madre, l'ultima lettura dei sensori dallo spazioporto mostra l'ingresso nel sistema di tre letture warp, le firme di ciascuna differisono da quelle della Marina Imperiale standard e...”
“L'Imperatore ci mostra il suo amore, non sprecare il tempo che potremmo impegnare con atti per ricambiarlo, Figlia mia. Sii concisa.”
“Le mie più umili scuse, Reverenda Madre. Sono navi Astartes, mia Signora”
Un attimo di silenzio, un lieve sospiro.
“Inviami le predizioni sulle coordinate di ingresso e mantienile aggiornate. Metti in preallarme la squadra di Sorella Miriya, doppia rotazione di guardia. Imposta ed aggiorna un perimetro di controllo per la squadra di Sorella Iona su un raggio di cinque chilometri, rapporti ogni ora.”
“Si, Reverenda Madre”.
Aprendo il boccaporto che dava sui merli del bastione l'odore al contempo acre e dolciastro della corruzione avvolse la Palatina togliendole il fiato per qualche secondo. Quello che le si parò dinanzi era quello per cui lei ed ogni altra Adepta Sororita era stata addestrata ed indottrinata; dove la parola del Divino Imperatore incontrava forze avverse era il suo posto, per purificarle del peccato dell'esistenza attraverso la sacra Trinità del bolter, dei lanciafiamme e delle armi termiche, e su Praxedes Primus le forze avverse erano ingenti.
No, ingenti non era la parola giusta. Soverchianti era il termine corretto. Le forze di difesa planetaria avevano retto per meno di 72 ore prima di cedere sia sotto i massicci attacchi delle forze demoniache che sotto le insidiose malattie che ne avevano devastato i ranghi. Solo le forze di Adepta Sororitas a difesa del bastione sembravano immuni al contagio, ulteriore riprova del potere della reliquia e della fede che essa rappresentava. Di fronte a questo evidente miracolo, l'alto comando della PDF aveva stupidamente creduto che impossessarsi della reliquia li avrebbe salvati ed avevano voltato le proprie armi verso il bastione. Che forze dell'Imperium potessero rivoltarsi contro altre forze dell'Imperium era solo indice della debolezza della fede che albergava nei loro cuori.
“L'assenza della fede è il marchio del debole, è il marchio dell'eretico. E' il marchio della dannazione”.
Questa assieme ai proiettili dei sacri bolter era stata l'unica risposta che le forze di Adepta Sororitas avevano rivolto a quei falsi questuanti, ed ora l'unica testimonanza di quei fatti erano le macerie di quello che era il complesso imperiale in cui si trovava il bastione, i corpi degli eretici purificati attraverso il sacro prometium, macerie attraverso le quali ora poteva vedere i primi movimenti delle forze demoniache.
“Siamo circondate da molti nemici terribili in questi tempi bui, ma camminiamo nella luce dell'Imperatore e non permetteremo a nessuno di distoglierci dal nostro dovere. Siamo le Sorelle Guerriere dell'Ecclesiarchia, e come tali combatteremo fino alla fine chiunque provi a prendere ciò che ci è stato affidato.”

Pedro Kastor ha scritto:

Quella notte, i maestosi corridoi della fortezza monastero dei Magli Scarlatti, su Besen IV, nel Settore Lagarinus, risuonavano di lugubri cantilene.
Nelle loro anguste celle, gli space marines  intonavano questa sinistra preghiera:

"“Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello dell'Imperatore  quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”

Ezekyle 25-17.. c'è un solo "profeta" in tutto l'universo con questo nome.. un nome maledetto dall'Imperium fin dai giorni dell'eresia di Horus.. e i tuoi Crimson Fist recitano a memoria i passi del "Distruttore". La prova che cercavamo alla fine è stata trovata, e sei stato proprio tu a fornirla ammettendo la tua colpa.

Eretico, presto farai la fine degli altri tuoi fratelli traditori. Avete infangato l'onore e il retaggio di Dorn, avete infangato la memoria dell'Imperatore e di Sanguinius. Non ci sarà tregua nè perdono per quelli come voi.

"..E la morte giungerà a loro sulle ali della vendetta e li avvolgerà tra le fiamme purificatrici, bruciandone i corpi corrotti e consumandone le anime dannate. Non abbiate pietà di loro fratelli miei, poichè nemmeno l'Imperatore ne avrà alcuna.." [catechismo della vendetta]

Il Capitano Mardock era appena tornato dal conclave con Gli angeli sanguinari ed i Magli scarlatti per decidere una linea d'azione comune per l'attacco al mondo sacro. Aveva piu volte rischiato di scoppiare a ridere mentre il capitano Leotas di quegli effemminati Angeli Saguinari e il comandate, di cui neanche aveva ascoltato il nome, dei Magli scarlatti, discutevano animatamente su quali forze fosse meglio schierare. Bisticciavano come femminuccie su chi fosse il miglior stratega senza neanche sapere che erano gia morti. Che idioti, avere quell immenso potere tra le mani, e perdere tempo a fare da schiavetti ad una mummia rinsecchita su un pianeta già corrotto da millenni.
Alla fine un accordo era stato raggiunto.
Gli angeli sanguinari si occupavano di assaltare con mezzi pesanti il nemico, i Magli Scarlatti di effettuare un fuoco di soppressione con armi leggere e pesanti. Mentre a loro sarebbe toccato il compito di bersagliare i corazzati nemici e la fanteria con artiglieria, attacchi orbitali ed armi pesanti.
Solo ora che era sulla sua nave, si poteva liberare in una fragorosa risata.
"Quando capiranno come stanno le cose tremeranno come foglie" penso fra se.
Si diresse verso la plancia della nave e tramite il comunicatore disse: " Xoras, in plancia, ho bisogno di te."
Dopo alcuni minuti Xoras apparve. L'ex bibliotecario, ormai divenuto a pieno titolo uno stregone del caos, rifulgeva di una strana aura multicolore ed era chiaro che aveva le forze del warp sotto controllo, almeno per ora.
" eccomi mio signore, di cosa avete bisogno?"

L'ormai Condottiero del Caos Mardok rispose:" Voglio che sia tu a comandare l'attacco contro i nostri 'fratelli', " quest'ultima parola gli era uscita con un ghigno, " visto che sei tu che hai un miglior contatto con il nostro Benefattore ed i suoi figli, riuscirai di certo a coordinarti meglio con loro in battaglia!"

Lo stregone replico' in modo servile, ma con una leggera nota spazzientita nella voce:
" Mio signore, ho gia consultato il warp, ed il nostro alleato vuole che siate voi a condurre l' assalto con le sue schiere."

Lo sguardo del Condottiero si fece cupo e sospetto.
Lo stregone si affretto' a proseguire.
"Se recupererete voi la reliquia in nome del grande signore della pestilenza verrete ricompensato con altri doni Oscuri!! Sappiate in oltre che esige anche le teste dei comandanti dei Marine.
Se otterrete anche quei trofei diventerete inarrestabile ed avrete la piena approvazione di Padre Nurgle."

L'espressione di Murdok ritorno raggiante alla promessa di potere:
" E sia, io e la mia guardia personale ci divertiremo a far marcire i cuori di quegli stolti. Voglio che comunque la nave resti in orbita bassa, potrei aver bisogno di un bombardamento con bombe magma; e, ascoltami bene Xoras, se mi stai ingannando e non otterro' cio' che dici, preparati ad incontrare Nurgle di persona"

lo aggiungo anche qui, ma non so se possa essere definito background.

Il gioioso artefatto.

Vinxentul siede sul suo trono di grida. Gli Homunculi hanno crato perlui un gioioso artefatto vivende che egli usa come seduta, è di carne viva. Sotto di lui molti corpi umani sono stati fusi insieme. Osservandoli non si capisce quanti copri siano stati utilizzati, poiché l'assemblaggio è disordinato ed impedisce di contare il numero degli elementi. Spuntana braccia, gambe, dorsi, busti, mani, piedi, teste, volti ed infine altre parti di umano che fatico a riconoscere. Non una goccia di sangue è visibile, tale è la maestria espressa nella sua costruzione

Braccia escono da sotto il trono muovendosi tremolanti o con spasmi improvvisi. L'arconte controlla con i suoi ferormoni il movimento di questi arti, che all'unisono vanno o verso la direzione da lui desiderata. Qualche volta un braccio si bocca in colvulsioni venedo calpestato da quelli vicini, questo rende il movimento dell'artefatto apparentemente disordinato ma infine preciso.

Nell incastro della sedia si distinguono parti di dorsi o petti oppure di coscie umane fusi tra loro, impossibile capire dove finisce un corpo e dove inizia l'altro. Non vieono ne piedi ne mani tantomeno volti.

Sulla parte estena del trono appaiono molti volti umani, alcuni in rilievo altri mezzi sommersi da pelle e carne. Ogni volto manifesta vita muovendosi ciascuno in modo diverso. Spasmi, contrazioni, movimenti lenti, moti ossessivi, scapiti. Mi commuovo nel guardarli, sono semplicemente deliziosi.

Ogni bocca produce suoni di ogni tipo. Si odono certo molte urla come è naturale che sia, ma ascoltando bene ogni tonalita della voce umana è presente. Mi aggradano i pianti  anche so li trovo un po tutti uguali. I lamenti penso siano tra i miei preferiti, alcuni continuano per molto tempo dalla stessa bocca. Altri molto brevi, ma che esprimono un'intensita tale da lasciarmi stupefatta. Anche i suoni ossessivi attirano il mio interesse come ad esempio i monosillabi ossessivi. Sicuramente degni di nota vi sno i battiti di denti, qualche volta un unico battito secco altre volte un sottile ticchettio che resta in sottofondo.

Che grande genio il nostro arconte. Che arte giosiosa egli ci mostra. Non vi è dubbio che noi della Cabala del Vuoto Urlo siamo dei privilegiati ad assistere a manifestazioni di tale raffinatezza.

I Bg che avete scritto erano tutti belli, li avei votati tutti ma non se puo...

Lo schieramento era stato eseguito in modo impeccabile. Le sue unita ora erano a fianco delle schiere demoniache ed osservavano con famelico desiderio il premio che risiedeva al centro della pianura. Un bastione Imperiale che svettava in una radura palesemente artificiale.Probabilmente creata tramite lanciafiamme e bombardamenti incendiari..
Riconosceva i simboli sulle mura, siugilli dell adeptus Sorositas.
Al solo pensiero di quelle fragili creature aveva l Acquolina in bocca. SI sarebbe divertito un sacco con loro, una volta schiacciato i servi del falso imperatore.


La battaglia infuriava, fuoco, proiettili, laser ed esplosioni erano ovunque. Magnifico. Finalmente poteva godersi i combattimenti senza doveri, restrizioni, obblighi. Semplicemente per se stesso, per il puro piacere di uccidere e distruggere.

Il fuoco di sbarramento dei Magli in via di Estinzione era particolarmente efficace, anche se usavano armi di non cosi grosso calibro. Il suo trasporto venne 'scingolato' proprio mentre un gruppo di amanti del falso imperatore uscivano dal bastione.
Non credeva ai propri occhi. Quelle pazze uscivano dalla protezione del bastione proprio mentre lui ed i suoi prescelti erano ormai a distanza di carica. e come se non bastasse trasportavano anche il premio.
Diavolo, un Land raider delle fighette si stava avvicinando troppo. Nonostante siano degli effeminati un corpo a corpo con loro non era consigliabile.

"Xoras, dammi un bombardamento orbitale tra il bastione e le linee dei Marine, non li voglio tra i piedi adesso che ho il premio a portata di spada"
"............" dal comunicatore solo scariche statiche.
"Xoras , hai capito??! Sara' meglio che tu esegua, o una volta finito qui mi prendero' la tua testa."
".........." ancora silenzio.
"Schifoso traditore. a te pensero' piu tardi. Intanto andiamo a porgere i nostri saluti alle signorine, Fratelli ne voglio un paio vive per i nostri esperimenti"
Ignorando il fuoco dei requiem dei magli e delle sorositas il Condottiero Murdok ed i suoi prescelti inizio la carica.




A 150000 m di altitudine L'incrociatore da battaglia degli ormai Magli infetti se ne rimaneva immobile nell orbita alta.
Oscurato da magie proibite e sconosciute ai piu, non correva nessun pericolo di esser scoperto dagli altri due incrociatori marine che navigavano intorno al pianeta alla sua ricerca.


Dalla plancia di comando lo Stregone Xoras guardava divertito la battaglia sul pianeta.
Il suo piano di indebolire le forze sia dei Marine lealisti sia dei demoni stava andando perfettamente.
Quell'idiota di Murdok credeva di essere il capo. Lo era perche lui lo permetteva.
Se gli dei oscuri lo vorrano, perira nella battaglia e finalmente la compagnia sarebbe stata sua. Sua e del suo vero padrone.
Dalla zona addetta alle trasmissioni riferi': "Fratello una comunicazione dal pianeta".
Sicuramente era Murdok. "Non rispondete, bloccate ogni comunicazione. rimanere in quest orbita fino al termine della battaglia. Se ci saranno sopravissuti fra i nostri fratelli li andremo a recuperare una volta finito tutto."
Era solo questione di tempo ormai.
Chiunque ne fosse uscito vincitore ne sarebbe comunque risultato indebolito e quindi una facile preda. Soprattutto ora che stavano arrivando i rinforzi.

Finalmente era cominciata la mischia.
La punta di lancia di prescelti di Murdok, con lui stesso alla testa, aveva inpattato contro lo schieramento difensivo di sorellanza. Arti e teste mozzate volavano ovunque mentre gli Eviscerator e le spade del contagio facevano il loro sporco lavoro.
I lancifiamme arrostivano carne, i termici scioglievano armature e requiem implodevano corpi.
Con il suo occhio mentale Xoras poteva vedere l'odio, il coraggio, la rabbia, la speranza e la disperazione che si mescolavano nel combattimento sul pianeta. Perfino dai sensori della nave riusciva a cogliere le piu piccole  sfumature di quelle emozioni, e scommetteva che per i demoni sul pianeta fossero un richiamo quasi irrinunciabile.
Infatti, proprio mentre osservava rapìto, lo schieramento demoniaco inizio a dirigersi verso la bolgia infernale.
Ora che anche gli angeli sanguinari si erano uniti a quella festa di sangue tutto era perfetto.

"Mhuahahhaha e' tutto cosi'.... divertente" Xoras era raggiante.
Nel vero senso della parola.
L'alone di energia multicolore che solitamente lo avvolgeva ora rifulgeva decine di volte piu luminoso.
Gli addetti alla navigazione stentavano a tenere gli occhi sui loro strumenti da quanto la luce era intensa.

Fratello Mariek, il suo apprendista, si avvicino proteggendosi gli occhi.

"Maestro, e' arrivata una comunicazione dal Supremo. Stanno arrivando, sono a due settimane standard di viaggio dal punto di raduno"

A quanto pareva ogni ingranaggio, ogni possibilità  e scelta si stavano incastrando alla perfezione.

"Bene, allora leviamo le tende. Mi piacerebbe vedere come va a finire, ma tanto lo so già.... Mhuahahahahhahahahahahahhahahaha "

" Ma, maestro,  i nostri fratelli sul pianeta?" Mariek sembro' sorpreso.

" Se sono li' e' perche hanno scelto da che parte stare, ed hanno sbagliato.
Barra a dritta entriamo nel warp. Dite al navigatore che se non ci fa arrivare in tempo per accogliere i nostri 'cugini'  gli strappo il terzo occhio e glielo infilo dove vedrà cose che preferiva non vedere."

La nave inizio' a vibrare, e proprio un momento prima del balzo, riusci a vedere la Badessa della Sorellanza decapitare il Capitano Murdok.

Xoras unì le mani a piramide e , con un ghigno degno della peggior bestia feroce disse:

"Non c'e' che dire, ECCELLENTE!!"

+++ 2.444.932 M41 Estensione Lagarinus.
+++ “VOLONTA' DELL'IMPERATORE” Nave da Guerra -classe Imperatore-, in orbita alta sopra pianeta capitale KHARAK.
+++ Sala tattica ponte comando.

Gli scriba Imperiale stavano continuamente riportando rapporti sul massiccio attacco portato da svariate bande di predoni Eldar su tutta la superficie di Kharak.
- “Notizie di Timoshenko”?- chiese il Lord Generale Hansen..
- “Nessun aggiornamento dall'ultimo rapporto signore”, rispose il suo attendente, “gli attacchi mirati da parte dei pirati Eldar contro i nostri comandi di settore sulla superficie del pianeta hanno portato a una grande confusione i rapporti che riceviamo vengono successivamente smentiti da nuove notizie”.
- “Tattica semplice ma efficace, tipica degli xeno Eldar”,- disse il Generale Dixon in modo pacato.
- “Ma che tattica e tattica, gli Eldar sono solo ladri che rubano quello che è di diritto divino di proprietà dell'Imperatore Immortale”,- sbotto il Generale von Küchler
- “Ha ragione il Generale Dixon”,- intervenne l'inquisitrice Connery facendo il suo ingresso nella stanza scortata dal suo seguito.
- “Inquisitrice... benvenuta siamo lieti di vedere che stà bene, non avevamo più ricevuto rapporti sulla missione di recupero che la riguardava”.
- “La ringrazio Lord Ammiraglio Fletcher, ne sono certa, ho dato io l'ordine di non comunicare lo sviluppo della missione, gli Eldar sono si degli abominevoli assassini xeno che devono essere epurati fino all'ultimo, ma sono anche una razza dotata di una malefica intelligenza che sanno sfruttare in modo proficuo, spieghi Generale Dixon”.
- “La cosa e semplice l'attacco mirato hai nostri centro comando serve per rallentare o annullare la nostra capacita di reazione e permettere agli Eldar di prendere ciò che vogliono e poi scappare con il bottino”.
- “Bene Generale, comunque signori su Kharak sono presenti molti abili comandanti di reggimento che sapranno dare la giusta punizione al nemico, noi dobbiamo occuparci di un problema molto più serio che di quattro ladruncoli Eldar”.
I comandanti presenti si scambiarono degli sguardi pieni di domande.
- “Colonnello Steiner il suo rapporto”.
- “Inquisitrice, Generali, nelle ultime settimane ho seguito le operazioni di purificazione perpetrate da parte dei reggimenti stanziati su Markus III contro le forze Tiranidi presenti nel settore, operazioni molto efficaci che hanno portato all'annientamento di innumerevoli gruppi di creature xenomorfo e alla creazione di una relativa zona di sicurezza intorno ai pianeti sui quali è ancora accertata la loro presenza”.
- “Relativa zona di sicurezza, stà scherzando colonnello”,- disse in modo secco il Lord Generale Hansen..
- “I Tiranidi non si possono contenere Lord Generale, ne sono più che conscio devono essere sterminati per essere sicuri che siano innocui, ma questo richiede tempo e risorse, tempo che non abbiamo perché una minaccia maggiore richiama la nostra attenzione”.
- “Quale Inquisitrice”- chiese il Lord Generale guardando direttamente la donna.
- “Space Marine”
Il silenzio avvolse la stanza, già al primo incontro tra l'Inquisitrice e i comandanti Generali della crociata Imperiale questa catastrofica eventualità era stata ventilata, ora era realtà, uno scontro tra Astartes si era già verificato e i lealisti ne sono usciti sconfitti.
La porta della sala tattica si apri, entrò l'attendente del Lord Generale che comunicò della riuscita missione di soccorso relativa al Generale Timoshenko e che le forze Eldar stavano abbandonando il pianeta tanto rapidamente come erano giunte.
- “Signori la situazione e grave, allertate tutti i comandi che si tengano pronti, riunione tra tre ore”,- dette queste parole il Lord Generale usci dalla sala tattica seguito successivamente dagli altri Generali.
- “Adesso Inquisitrice”? -disse il colonnello Steiner.
- “Abbiamo fatto quello che era in nostro potere e continueremo a supportare questa missione perché possa raggiungere il suo obbiettivo finale”.
- “Si Inquisitrice, in caso contrario”?
- “L'ordo Malleus saprà cosa fare”. -disse allontanandosi.
- “Che l'Imperatore ci protegga”, -disse il colonnello una volta rimasto solo.