Leonatos e Furion non credevano ancora ai loro occhi, mentre il techmarine Silatius scorreva l'archivio dati relativo alla presenza orkeska nel settore. Una simile fortuna non era mai accaduta e gli Angeli Sanguinari si stavano davvero convincendo che la luce dell'Imperatore e di Sanguinius fosse finalmente puntata su di loro.
La catalogazione era incompleta e frammentaria, avendo subìto gli inevitabili segni del tempo, dell'imperizia e dell'inconsapevolezza, ma paradossalmente questi fattori furono determinanti per la salvezza dell'operato del Magus Biologicus. Fossero finiti in mani incaute ed inesperte, con ogni probabilità sarebbero stati completamente distrutti o resi comunque inservibili.
Non c'era molto, ma i dati raccolti parlavano di scorrerie abitudinarie nel Settore da parte di una banda orkesca particolarmente propensa alla piromania e alle scorrerie incendiarie. Leonatos non se ne meravigliò più di tanto: questo lembo di universo è stato dimenticato dall'Imperium per secoli e senza alcun controllo militare, e col tempo è divenuto il terreno di caccia perfetto per bande di predoni, pirati, e tutto il peggio che la galassia può offrire. Anche in questo caso però l'assenza di vasti presidi militari riconducibili all'Imperium ha contribuito a mantenere relativamente "tranquillo" il settore senza richiamare massicce forze d'invasione che lo avrebbero trasformato in un gigantesco mattatoio.
Il capitano si trovò per qualche istante a ragionare sulle varie dicotomie che sorreggono l'Imperium: l'umanità viene difesa da individui che ormai di umano non hanno più nulla se non le sembianze, e spesso sono stati di più i mondi distrutti nel nome dell'Imperatore che non quelli salvati e riportati sotto la sua luce benedetta. Iniziava a capire il fardello che portava il Maestro Capitolare Dante.. e soprattutto il perchè dell'allontanamento dal capitolo: non era tanto una punizione, quanto un'opportunità per rendersi conto personalmente quanto la luce dell'Imperatore fosse fioca nel buio universo popolato di creature di ogni sorta e quanto fosse duro comandare e combattere contro l'ignoto. Solo con la piena consapevolezza del proprio ruolo, un comandante trova sempre la giusta determinazione per compiere imprese impossibili. Ora toccava a lui dimostrare di essere degno del comando. Era un Astartes degli Angeli Sanguinari, era stato forgiato per questo, affrontare l'impossibile e uscirne vincitore.
Furion interruppe il flusso di pensieri del capitano: "qui!" Esclamò il codicista. Silatius smise di scorrere le informazioni dell'archivio dati. Il bibliotecario puntò il dito su una locazione ben precisa, non molto lontana da Balter IV.
"La descrizione fa pensare ad un piccolo avamposto di frontiera, probabilmente fungeva come una specie di sistema di sorveglianza che allertava Balter IV in caso di possibili invasioni o incursioni ostili." Spiegò Leonatos dopo una prima analisi. "Non capisco come mai sia stato abbandonato, forse gli atti ostili erano cessati oppure è successo qualcos'altro che al momento ignoriamo".
"Stando a quanto scritto l'avamposto è situato esattamente sul confine col territorio controllato dalla banda di orki incendiari." Aggiunse Silatius "E' probabile che gli occupanti abbiano deciso di abbandonare l'avamposto per rifugiarsi sul pianeta principale, decisamente più difeso".
"E' un'eventualità plausibile anche se tatticamente insensata" rispose Leonatos "accecarsi volontariamente per non voler vedere il pericolo non elimina la minaccia di sicuro. Di certo non c'erano Astartes al comando delle operazioni belliche qui, nemmeno un neofita agirebbe in questo modo."
"Hai indubbiamente ragione capitano. Suggerisco comunque di dare un'occhiata, credo proprio che la luce dell'Imperatore e di Sanguinius ci stiano indicando la strada da percorrere". Concluse Furion.
Dopo poche ore i tre Angeli Sanguinari erano sul ponte di comando della "Guardiano Furioso" che dirigeva a tutta velocità verso l'avamposto.
"Pensi che troveremo qualcosa laggiù amico mio?" chiese Leonatos a Furion
"Gli orki non sono rinomati per la loro discrezione, lo sai meglio di me. Se sono stati lì, hanno sicuramente lasciato delle tracce. E' un buon punto di partenza per iniziare delle ricerche più specifiche e comunque è meglio di quanto abbiamo avuto fin'ora. Vale sicuramente la pena dare un'occhiata."
"Manderò giù una squadra ad investigare, forse riusciremo a scoprire in quale zona del settore opera la banda di pelleverde piromani." Concluse Leonatos, che si avvicinò all'impianto vox della plancia di comando "Fratello Sergente Tranio, prepara la tua squadra! La missione è di ricerca di possibili tracce di orki. Fate attenzione, l'avamposto potrebbe non essere isolato! Riferire qualsiasi attività sospetta!"
Dalla griglia vox soprastante giunse una voce metallica di risposta "Ricevuto comandante! La squadra sarà operativa in pochi attimi! Appena pronti andremo alla baia di lancio per onorare i giuramenti di missione![/i]"
"Ottimo Fratello Sergente! Che l'Imperatore e Sanguinius vi proteggano!"
"Possa la loro benedizione proteggere tutti voi comandante!"
La squadra discese poco lontano dall'avamposto. Piombare nel mezzo degli edifici avrebbe esposto tutti i confratelli ad una mortale imboscata, quindi il Sergente Veterano Tranio decise di atterrare con la capsula al di fuori del campo visivo del complesso abitativo. Se l'atterraggio avesse allertato gli orki, perlomeno lo avrebbero saputo in anticipo.
La squadra si diresse con circospezione fino a raggiungere la zona edificata. Gli edifici erano di carattere militare: bunker corazzati, depositi di munizioni, centro medico, armeria e comando. Il sergente diede l'ordine ai confratelli di sparpagliarsi ed iniziare le ricerche. Alcuni iniziarono a cercare negli edifici, altri si appostarono sui tetti per cercare segni di movimento nei dintorni. Tranio si inginocchiò vicino a delle tracce di pneumatici. La superficie dell'impronta era piuttosto larga, riconducibile ad un veicolo terrestre gommato di dimensioni medio-grandi, ma soprattutto era fresca. Doveva essere passato di lì da poco tempo, al massimo qualche ora. "Attenzione, ho trovato tracce fresche di pneumatici, probabilmente da camion! Non siamo soli qui! Ripeto: non siamo soli! Massima allerta!"
Il sergente fece appena in tempo a rialzarsi quando dal suo impianto vox giunse il grido di allarme, era fratello Micaelus "Contatto!! Veicolo non identificato in avvicinamento rapido da nord-est!"
"Che tipo di veicolo!? Riesci a distinguerlo?" domandò Tranio.
Fratello Micaelus non dovette sforzarsi più di tanto: la vista potenziata ed i regolatori termo-ottici integrati nel visore dell'elmetto fornirono in un attimo un'immagine nitida "Kamion! Pelleverde!! Ripeto: pelleverde!! Sanno che siamo qui signore!!"
Il sergente non perse tempo. Era uno dei veterani superstiti al massacro su Sekundar Prime al fianco di Leonatos e sapeva benissimo come affrontare la minaccia degli orki. Fece disporre la squadra su due grossi edifici, l'infermeria ed il centro comando. In questo modo formò una linea di tiro che tagliava in due metà l'intero complesso, tenendo sotto tiro tutto l'orizzonte di provenienza del kamion con il maggior campo visivo libero, e avrebbe letteralmente polverizzato qualsiasi cosa fosse arrivata a gittata dei requiem, soprattutto di quello pesante di fratello Valerius.
Fece appostare fratello Protheus con il suo lanciafiamme benedetto a proteggere il fianco sinistro. Se gli orki fossero riusciti in qualche modo a sfondare la linea di tiro ed a ripararsi in qualche edificio, lui avrebbe dovuto snidarli. Infine Tranio si appostò al sicuro per proteggere il fianco destro.
Il kamion arrivò proprio in mezzo alla linea di tiro come previsto, ed i fucili dei marines spararono all'unisono. Tre orki caddero falciati come grano maturo. Altri si gettarono a terra mentre i più coraggiosi, compreso quello che doveva essere il KapoBanda, avanzarono incuranti dei proiettili. Il gruppo di orki sparò a propria volta ma la mira scarsa e le spesse armature potenziate non sortirono alcun effetto evidente sugli Space Marines, che continuavano a far ruggire i propri fucili requiem.
Improvvisamente si sentì un grido di dolore: era fratello Orion, sorpreso dall'improvviso comparire di altri tre orki al proprio fianco. Protheus uscì allo scoperto ma non abbastanza per soccorrere Orion che cadde sotto i colpi del pelleverde. Sparò con il lanciafiamme trasformando un orko in una torcia vivente che si lanciò contro di lui. Protheus lo evitò d'un soffio solo per vedersi piombare addosso gli altri due orki, ma era pur sempre un Angelo Sanguinario e gli tenne testa senza troppa fatica.
Tranio tentò di raggiungere il Kapobanda ma i suoi autosensi potenziati lo avvertirono di una minaccia alle spalle. Istintivamente scartò di lato e si vide sorpassare da una buggy che tentava di investirlo. Prontamente si rialzò in piedi e con un balzo saltò sul cofano del veicolo. Con la pistola plasma giustiziò l'orko artigliere che impugnava il lanciamissili e con l'artiglio ad energia decapitò il guidatore. La buggy sbandò e andò a fracassarsi contro un edificio in ferrocemento mentre Tranio saltò giù dal veicolo pochi istanti prima.
Nel frattempo il requiem pesante di Valerius fece a pezzi il Kapobanda e finì di straziare gli altri orki. Alla vista degli altri pelleverde abbattuti senza pietà, i pochi orki superstiti fuggirono senza neanche voltarsi.
Il Sergente Veterano Tranio diede l'ordine di raccogliere il corpo del confratello caduto in battaglia. Con sua somma sorpresa scoprì che Orion non era morto. Per massimizzare gli effetti dell'organo di Larraman, il suo fisico era entrato in uno stato di coma autoindotto.
"Guardiano Furioso, qui è il Sergente Tranio! Abbiamo subito un attacco da parte di una banda di orki. I simboli sui veicoli ricordano quelli della banda di pelleverde piromani! Non abbiamo trovato documenti o registrazioni, qualunque cosa ci fosse è sparita. In ogni caso la presenza degli orki è confermata, di sicuro operano in questo settore. Sarà meglio effettuare ulteriori indagini nei sistemi vicini!"
"Qui Leonatos! Ottimo lavoro Sergente! Ci sono state perdite?"
"Negativo signore! Ma abbiamo un ferito grave, fratello Orion! Avvertite il Sacerdote Galan che c'è bisogno urgente delle sue abilità!"
"Ricevuto Sergente! Faccio subito preparare la sala rianimativa! Sia lode all'Imperatore e Sanguinius per questa vittoria!"
"Che la loro luce risplenda in eterno! Ci dirigiamo verso il punto di estrazione! Tranio chiudo!"