Bellerophon e Silatius stavano ancora dirigendo le operazioni di reintegro della forza d’attacco degli Angeli Sanguinari. Il comandante Leonatos era uscito dal coma autoindotto, l’organo di Larraman funzionava a dovere. Il capitano era però ancora troppo debole per rialzarsi e riprendere il controllo della situazione. Ma la ricerca della Lama Encarmine era troppo importante per procrastinarla, quindi il sacerdote sanguinario decise di inviare ugualmente le esigue forze terrestri rimaste per proseguire nella missione principale. Furono inviate due squadre: la squadra esploratrice agli ordini del sergente Kaldrom e la squadra tattica del sergente Tranio.
Le squadre atterrarono sul pianeta radioattivo di Maza-Kippae, nella zona sudorientale del Settore Lagarinus, con l’ordine di trovare e recuperare uno dei segnalatori del magus biologicus e riferire di ogni anomalia rilevata. La Fregata “Guardiano Furioso” stazionava in orbita in attesa delle comunicazioni e dell’ordine di estrazione da parte delle squadre.
Tutto d’un tratto gli auspex di entrambi i sergenti rilevarono segnali multipli, provenienti da tutte le direzioni. I contatti non identificati si avvicinavano alla posizione degli Angeli Sanguinari a grandissima velocità e presto risultarono visibili. Ancora predoni Dark Eldar, ma questi erano diversi da quelli già incontrati sul mondo Forgia di Balter IV.
Il sergente veterano Tranio ricordava che la razza xeno degli Eldar Oscuri è suddivisa in vari gruppi armati chiamati Kabale, guidate da condottieri efferati detti Arconti, e concluse che questi guerrieri appartenevano ad una Kabala diversa da quella che aveva condotto l’assalto al Manufactorum qualche tempo fa.
Tranio e Kaldrom giunsero istantaneamente alla stessa conclusione: non farsi individuare. Le loro forze erano troppo esigue per sostenere uno scontro aperto, soprattutto su un pianeta dall’altissima radioattività. Persino gli xeno non si accorsero immediatamente della presenza degli Astartes, troppo presi a sfrecciare verso la direzione opposta. Evidentemente il loro bersaglio non era il pianeta su cui si trovavano ma un altro. Tranio scorse mentalmente i pianeti più vicini e il pensiero si fermò sul Mondo Forgia di Balter IV.. l’ipotesi lo raggelò all’istante. Il pianeta aveva appena subito un’invasione su larghissima scala, arrestata a caro prezzo e gli Angeli Sanguinari non erano ancora in grado di sostenere un’altra difesa. Evidentemente la Kabala era al corrente della situazione critica e voleva approfittarne. Non poteva permetterlo. I due sergenti comunicarono a bassa voce su una frequenza vox protetta. La squadra Kaldrom era l’unica dotata di radiofari posizionali e di comunicazione a corto raggio: potevano contattare la Guardiano Furioso ma ciò avrebbe rivelato la loro posizione. Non potevano farci niente, ma la localizzazione era un rischio minimo in confronto ad un nuovo assalto su Balter. Il sergente iniziò la trasmissione dei dati, inviando anche diversi pittogrammi della forza d’incursione xeno.
Alla Fregata Astartes arrivarono i dati dopo poco tempo. Fratello Valon annunciò la ricezione.
“
Segnale in entrata Fratello Sacerdote! E’ il sergente Kaldrom!” Lo space marine attivò il commutatore di segnale inserendo l’impianto vox e lo schermo tattico della plancia comando. Bellerophon e Silatius poterono così vedere e sentire quello che trasmetteva il sergente veterano esploratore, la cui voce prese a risuonare per l’intero salone.
“
Contatto nemico! Ripeto, contatto nemico! Forza d’incursione xeno rilevata e identificata! Eldar Oscuri! Stanno procedendo verso il Mondo Forgia! Hanno equipaggiamenti ed esseri che non abbiamo mai visto! Il fratello sergente Tranio pensa che appartengano ad una Kabala diversa da quella che avevamo respinto su Balter IV!”
Le immagini apparivano sfocate, poco nitide, e questo complicava non poco i tentativi da parte di Bellerophon e di Silatius nel riconoscere la composizione della forza d’incursione xeno e studiare le contromisure.
Sul pianeta di Maza-Kippae intanto, la situazione peggiorò all’istante. Gli Eldar Oscuri avevano sorpassato le squadre di Angeli Sanguinari ma i loro equipaggiamenti arcani erano in qualche modo riusciti a rilevare i segnali di comunicazione inviati dalla squadra esploratrice. Le navi ultraveloci spiegarono le vele e invertirono all’istante la rotta, seguite a ruota dalle moto a reazione, puntando decise verso la posizione di Kaldrom e Tranio. D’un tratto il sergente tattico indicò il lato opposto della forza ostile incombente. I sensi potenziati dei due sergenti faticarono a realizzare quello che stavano vedendo: strane bestie dall’aria feroce si stavano dirigendo verso di loro, come sbucate dal nulla, guidate da uno strano essere che si ergeva in piedi su una specie di tavola a reazione e impugnava una frusta, evidentemente per controllare le creature. Ma quello ormai era l’ultimo dei problemi, entrambe le forze d’attacco stavano convergendo verso la posizione degli Angeli Sanguinari in una velocissima manovra a tenaglia.
Sulla plancia di comando della Guardiano Furioso, sia il sacerdote sanguinario che il techmarine rimasero perplessi alla vista delle immagini sulle bestie xenomorfe.
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“
Per Sanguinius! Che razza di mostruosità hanno soggiogato gli Eldar Oscuri!?” esclamò Bellerophon
“
Non lo so..” ammise con una punta di amarezza Silatius
“
Datemi la situazione!” tuonò una voce familiare per l’intera plancia. I presenti si voltarono tutti all’unisono e sgranarono gli occhi: era Leonatos.
In un primo istante la reazione di Bellerophon fu quella di consigliare al comandante di rimanere a riposo per non rischiare di riaprire le ferite, ma l’espressione sul volto del capitano gli fece tenere per sè il proprio parere, non era decisamente il caso di contrariarlo.
“
Stiamo seguendo due squadre sul pianeta radioattivo di Maza-Kippae. La squadra esploratrice del fratello sergente Kaldrom e la squadra tattica del fratello sergente Tranio. Hanno rilevato una forza d’incursione xeno, presumibilmente Eldar Oscuri, ma hanno equipaggiamenti e bestialità che non abbiamo mai visto prima d’ora. Il fratello sergente Tranio afferma che questi appartengono ad una Kabala diversa da quella che abbiamo respinto sul Mondo Forgia.”
Il capitano rimase in silenzio per alcuni istanti, osservando le immagini inviate dal sergente esploratore.
“
Evidentemente volevano aggirare le nostre difese approfittando del fatto che non ci sarebbe venuto in mente di controllare su un pianeta altamente radioattivo. Ma gli è andata male!” concluse Leonatos.
Infine il comandante guardò il sacerdote “
Dobbiamo bloccarli su quel pianeta ad ogni costo! La loro razza bastarda non è in grado di sopportare gli effetti delle radiazioni troppo a lungo!”
Bellerophon annuì senza dire una parola e corse subito alla baia di lancio della fregata, mentre Leonatos ruggiva gli ordini
“
Ai nostri fratelli serve supporto aereo e gli serve ora! Lanciare la forza d’attacco Furia dell’Angelo su bersaglio xeno! Autentico Fratello Bellerophon alla guida della forza d’attacco!”
In tutta la fregata si accesero istantaneamente le luci rosse intermittenti dello stato di allarme, mentre gli avvisi risuonavano in tutti i compartimenti “
Attenzione Angeli Sanguinari, sta per iniziare una missione di fuoco ad alto rischio!”
“
Quali squadre d’attacco più veloci per il volo radente ci sono rimaste?”
“
Land Speeder Tornado e Tifoni più una StormRaven comandante!”
“
Inviare subito Tornado, Tifoni e StormRaven per missione di fuoco ad alto rischio, altezza 90 metri! Attenzione, altri Angeli Sanguinari nell’area!”
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Le squadriglie d’attacco sfrecciavano a tutta velocità verso la superficie del pianeta, tenendosi sempre in contatto con il sergente veterano Tranio, che forniva le istruzioni in tempo reale, seppur sotto il fuoco incrociato nemico.
“
Squadre di 5 e 10 fratelli, a nord del radiofaro di comunicazione!”
Il capo squadriglia dei land speeder rispose immediatamente “
Ricevuto squadra Tranio! Procedo ingaggio bersaglio!”
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“
Attaccate verso ovest! Autorizzati al fuoco a contatto acquisito!” continuò l’Angelo Sanguinario. Dopodichè avvertì immediatamente il sergente Kaldrom
“
Sotto con i segnali Auspex! Abbiamo i Tifoni e i Tornado in arrivo! Illuminiamo i bersagli!”
Non aveva ancora finito di gridare l’ordine che nell’aria si sentì il ruggito potente dei land speeder in avvicinamento rapido.
Le squadriglie cercarono di agganciare i segnali degli auspex dei sergenti, per dirigere precisamente i colpi nonostante l’alta velocità, ma qualcosa rendeva estremamente difficile la manovra.
“
Ricevo interferenze ai sensori di puntamento in prossimità dei bersagli!” comunicò il capo squadriglia. (ndr. questo dovrebbe descrivere la presenza di tecnologie arcane come gli scudi di tenebra, i campi d'intermittenza, etc, etc).
I Tornado e i Tifoni aprirono il fuoco all’unisono scagliando proiettili e missili sulle forze degli Eldar Oscuri. Allo stesso tempo sia gli esploratori che i tattici aprirono il fuoco con i loro fucili requiem e lanciafiamme pesanti, per obbligare gli xeno ad arrestare l’avanzata e ripiegare, soprattutto alle bestie che oramai erano vicinissime.
Si alzò un tale polverone radioattivo frammisto ad esplosioni che persino i sensi potenziati degli Astartes si trovarono in difficoltà a focalizzare le immagini. Una volta che la visibilità tornò appena sufficiente, sia Tranio che Kaldrom ebbero un’amara sorpresa: il gruppo di bestie ed i predoni sulle moto a reazione erano ancora vivi, decisamente ridotti di numero ma pur sempre letali.
Il sergente veterano Kaldrom non perse un solo istante di tempo e chiese soccorso alla cannoniera StormRaven, su cui erano imbarcati il fratello sacerdote Bellerophon e la sua squadra tattica.
“
StormRaven usare i calibri pesanti dei cannoni d’assalto! Seppelliteli sotto una pioggia di fuoco!”
Sulla cannoniera l’impianto vox di Bellerophon ricevette le istruzioni del sergente esploratore e le comunicò immediatamente all’artigliere in torretta.
“
Istruzioni dalla squadra di terra! Richiesta calibri pesanti dei cannoni d’assalto!”
“
Ricevuto fratello Sacerdote!”
La cannoniera si inclinò repentinamente di lato sorvolando la zona a bassissima quota, mentre la torretta dell’artigliere si girò puntando i cannoni sul punto indicato dai segnalatori auspex. Non appena raggiunsero la frequenza di rotazione necessaria, i cannoni ruggirono sputando proiettili con una cadenza impressionante, tempestando l’area di proiettili dilanianti benedetti.
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Dopo il passaggio della cannoniera, sia le bestie che i predoni su moto erano spariti, letteralmente polverizzati dalla furia distruttrice dei cannoni d’assalto. I pochi superstiti, richiamati da quello che sembrava essere il leader della forza d’incursione, si imbarcarono affannosamente sull’unico loro trasporto volante rimasto e sparirono nel nulla così come erano apparsi.
Leonatos comunicò con Bellerophon “
Li abbiamo persi?”
Il Sacerdote ordinò la ricerca alle squadriglie dei land speeder “
Tornado e Tifoni, segnalate la presenza dei superstiti!”
Gli aeromobili compirono una rapida ricognizione in cerchio sul luogo in cui si trovava il radiofaro segnalatore, avvistando entrambe le squadre. Non ci furono vittime tra gli Angeli Sanguinari.