Comunicazione urgente in arrivo Il monitor del sistema di comunicazioni lampeggiò improvvisamente. Elasis, non completamente ripresa dall'ultima battaglia, sospirò e indossò rapidamente l'armatura ancora da lucidare e incrostata di sangue d'orko, quindi rispose. Un ologramma prese forma davanti a lei, l'addetto alle comunicazioni:
"Autarca, una nave eldar è uscita dalla Rete e ci ha inviato una richiesta di teletrasporto sulla nostra ammiraglia."
"Informazioni sui nostri ospiti?"
Il viso del soldato si fece preoccupato "Il nostro ospite si è presentato come il veggente Finasir, ma non sono riuscito a trovare informazioni su di lui"
L'autarca ci pensò un poco, poi annuì e disse: "preparate un picchetto di aspect warriors, serviranno sia da benvenuto che da guardie. Avvisate questo veggente che la richiesta verrà accettata, ma pregatelo di attendere"
Il servente fece un saluto militare e chiuse la comunicazione.
La sala era stata preparata ad hoc. Attorno all'arco che torreggiava al centro della sala si era formato un cordone di aspect warriors. In prima linea c'erano le banshee, poi i vendicatori implacabili, quindi scorpioni venefici e tetri mietitori. Di fronte all'arco e in fondo al cordone Beranyl ed Elasis aspettavano in armatura da parata. L'arco si accese, formando una patina liquida emanante una luce blu soffusa dalla quale cominciarono ad uscire alcune figure: un veggente con vesti completamente rosse; due stregoni con gli stessi colori ed infine quattro vendicatori implacabili con la stessa livrea. Una sola runa rendeva palese la loro non appartenenza a Saim-hann: un simbolo dell'infinito sopra una freccia verso l'alto decorata con una coda e tre righe orizzontali.
Il veggente si fece avanti per primo facendo un profondo inchino e, dopo la cortese risposta di Beranyl ed Elasis, guardò l'autarca direttamente negli occhi e disse: " La ringrazio per averci accolti sulla sua nave, autarca, ma devo essere brutale e richiedere immediatamente un colloquio privato con lei e il suo compagno veggente"
Beranyl si lasciò sfuggire una lievissima espressione di stupore e sdegno per la mancanza di galateo, ma Elasis lasciò correre e fece cenno al veggente di seguirla, fino a condurre entrambi gli psionici nel suo studio: un luogo ben curato, con una scrivania al centro e librerie che percorrono tutte le pareti ricoprendole di libri, salvo lo spazio per le bacheche all'interno delle quali vengono custodite le armi dei vari templi d'aspetto.
Elasis prese posto nello scranno oltre la scrivania e fece cenno ai veggenti di sedersi sulle poltrone sull'altro lato.
Finasir fu il primo a rompere il silenzio.
"La ringrazio nuovamente e chiedo scusa per la mia impertinenza e richiesta immediata" Elasis fece cenno di lasciar perdere e chiese a cosa fosse dovuta la loro presenza e questa fretta
"Il nostro concilio ha interpretato le visioni che molti di noi stanno avendo negli ultimi giorni. Molti hanno visto un oscuro potere accrescere nell'universo e molti eldar sopperire ad esso. Siamo riusciti a vedere che il pericolo maggiore è dovuto ad oscure trame che mirano a riunire la triade del potere: il maglio, la spada e la corona. Se ciò dovesse accadere, non possiamo nemmeno prevedere quali sarebbero le catastrofiche conseguenze."
"Tutto ciò cosa ha a che fare con noi?" Disse Beranyl
Finasir si girò per la prima volta a guardare l'altro veggente, con espressione quasi di superiorità
"Abbiamo identificato la corona, è lo Spettroelmo di Parifasil, da lungo ritenuto perduto, o almeno così noi credevamo, invece voi, con la vostra spedizione, l'avete già sotto il vostro controllo senza rendervene conto."
"Mimas... l'antico pianeta sacro, i templi di Khaine non sono ancora stati controllati da quando li abbiamo riconquistati" sussurrò Beranyl
Elasis, superato il misto tra stupore e incredulità iniziale: "Mi faccia capire, veggente, siete venuto qui per accollarci ancora più responsabilità? Noi stiamo già combattendo per proteggere il settore e trovare un mondo adatto per gli esoditi che abbiamo salvato da Pandora"
"Non esattamente, mia signora. Siamo venuti qui per richiedere il vostro aiuto, certo, ma anche noi possiamo offrirvi qualcosa"
"Mi dica, allora, perché le vite dei miei fratelli sono già state versate e dubito che questa sia la fine dei loro pericoli"
"Ed è esattamente di questo che stiamo parlando"
Elasis e Beranyl si scambiarono uno sguardo sospettoso
"Dimmi, qual è la vostra richiesta e quale la vostra proposta?"
"Abbiamo bisogno delle vostre forze per fortificare Mimas ed impedire che la triade venga riunita"
"Come mi sarei aspettata" interruppe Elasis
"Aspetti, mi lasci finire" Disse Finasir. Elasis si appoggiò completamente contro lo schienale e fece cenno al veggente di continuare
"La nostra offerta è questa: nessuna vita eldar andrà perduta nell'immaterium e ridurremo al minimo il numero di anime costrette a star nel limbo offerto dalle pietre dell'anima"
Elasis alzò un sopracciglio, ma subito Finasir continuò
"La prego di raccontarmi cosa è successo in questo settore, prima di poter chiedere l'intervento del mio dio e della sua emissaria, ho bisogno di potermi fidare ciecamente. Capirà che la situazione è di massima importanza"
"Potrei dire lo stesso, veggente Finasir, ma la accontenterò, non ho nulla di cui vergognarmi e, se tutto ciò porterà alla salvezza di vite eldar, è mio dovere farlo"
L'autarca si allungò a prendere un artefatto custodito in una bacheca e lo collocò su un pannello sulla sua scrivania, quindi premendo un bottone, fece incassare nel muro una serie di mensole che lasciarono spazio ad una parete bianca.
"Per la massima sincerità, lascerò che saranno le immagini a parlare"
Subito dopo l'artefatto si accese e cominciò a proiettare sul muro scene di guerra.
[continua]