BG ESTESO
La storia di Ammanas, le due trasformazioni e i suoi tanti nomi
Ammanas nacque come un umano e il suo primo nome è andato perduto.
A 13 anni partecipò alla "marcia dei cani" quando 30.000 profughi scapparono dalla capitale del pianeta Raraku dopo il tradimento del governatore planetario diventato un apostolo di Slaanesh. La colonna di profughi scappò attraverso il deserto protetta dalla PDF rimasta fedele subendo pesantissime perdite sia nelle battaglie contro i traditori sia per colpa della sete e della fame.
Inevitabilmente i traditori ebbero la meglio nell'ultima battaglia quando alcuni dei sopravvissuti passarono al nemico.
Tutti coloro rimasti leali all'impero e sopravvissuti alla "festa" dei traditori vennero crocefissi e lasciati a morire nel deserto. Durante 9 lunghi giorni vide morire in modo atroce tutta la sua famiglia, i suoi cari e tutti coloro che considerava dei giusti.
È appeso ad una croce, moribondo e sfregiato che venne ritrovato dalle forze di contrattacco maccabiane.
Vedendo come il tradimento da parte degli esseri umani può portare solo distruzione "colui che diventerà Ammanas" e i 49 sopravvissuti consacrarono la propria vita all'Imperatore Unificatore dell'Umanità giurando al contempo vendetta contro tutti i traditori. Per ricordare il proprio voto si tatuarono sul corpo i nomi delle vittime della marcia a formare il disegno di un mastino, ogni volta che la vendetta dell'imperatore si elargiva attraverso le loro mani contro un umano traditore essi cancellano un nome dalla lista.
I 50 sopravvissuti formarono una società segreta chiamata i Mastini e colui che si chiamerà Ammanas, ancora umano, prese il nome di Gytrash.
Gytrash, troppo giovane e imbelle per portare avanti la vendetta da solo, venne affidato al più anziano dei Mastini, il quale aveva preso il nome di Inugami. Insieme rimasero a Tehol tra le croci vuote sorvegliando l'immenso cimitero che era diventato il loro pianeta.
Inugami acciecato dall'odio addestrò Gytrash come un cane per 8 anni attraverso allenamenti inumani, sevizie, percosse e privazioni di ogni tipo. Il giovane sopravvisse e imparò ma non dimostrò mai durante l'addestramento di possedere quella crudeltà e quell'odio necessari per poter portare avanti la sua vendetta. Gli incubi, voci e sibili lo assillavano tutte le notti, il giovane sembrava rifuggere l'oscurità dove lo aspettavano gli incubi allo stesso modo in cui rifuggiva la luce dove lo aspettava Inugami.
Tutto cambiò esattamente 9 anni, 9 mesi e 9 giorni dopo essere stato salvato dalla croce. Durante la notte Gytrash spalancò gli occhi è urlò di un urlo animale, uno dei 50 mastini era morto durante una battaglia e la sua anima, ancora assetata di vendetta, si era riversata nel giovane e con essa tutto il suo odio e la sua crudeltà. Inugami pensando ad uno dei soliti incubi si recò dove aveva incatenato il giovane per farlo riaddormentare a forza di botte senza sospettare che ad aspettarlo non c'era più Gytrash ma un essere che era l'unione di più anime. Ammanas.
Ammanas ridusse all'impotenza il vecchio e cominciò a fargli pagare tutte le angherie subite nel corso degli anni senza mai ucciderlo, mutilandolo un poco alla volta. Mano a mano che i Mastini morivano le loro anime si riversavano in Ammanas confondendo la sua identità e donandogli forza, odio, vendetta e le loro conoscenze. Ogni volta Ammanas diventava meno umano e i suoi incubi sempre più chiari. Dopo qualche anno uccise Inugami e anche la sua anima si riversò in lui donandogli una nuova forza ossia l'odio per se stesso. Ormai diventato un essere sovrannaturale potente e assetato di potere attirò a se la decima compagnia dei Silver Skulls attendendoli all'ombra sotto la torre del silenzio sopra la quale aveva sacrificato Inugami.
Li avrebbe utilizzati per uccidere gli ultimi Mastini e una volta diventato abbastanza potente poter muovere una vera guerra, di quelle che i mortali non possono comprendere, contro Slaanesh. Nei suoi incubi, quando era ancora Gytrash, poteva sentire le risate, le urla e i sussurri di tre esseri: uno su un trono di ottone, uno attorniato da mosche e l'ultimo con il sorriso di un ibis.
La storia di Dow il Nero, Campione del Terzo Branco
L'avevano ingannato, mutilato, torturato.. e lui se lo ricordava bene. Li odiava tutti, dal primo all'ultimo. Aveva giurato che avrebbe fatto a pezzi tutti i responsabili del suo dolore e con loro tutti i loro stupidi servi. Per farlo aveva bisogno di più tempo, più forza e più potere ma nel frattempo si era preso qualche piccola soddisfazione.
Dow il nero, sergente della terza squadra della decima compagnia dei silver skulls odiava profondamente tutti gli space marines compresi i suoi superiori, i suoi sottoposti e i suoi parigrado. Al contrario di tutti gli altri idioti che lo circondavano Dow si ricordava cosa volesse dire essere umano e cosa fecero quelli che gli strapparono quella sua umanità dopo averlo prelevato, insieme a tutta la sua banda, per farlo diventare un mostro abnorme.
Negli anni aveva visto i suoi compagni morire nelle sale operatorie sterili dopo aver rigettato dal loro corpo un'altra parte mostruosa che gli veniva impiantata, aveva visto quelli che sopravvivevano diventare degli idioti tutti uguali gli uni agli altri come gli aghi di un pino. Aveva visto il suo corpo diventare sempre meno umano e disgustoso, aveva sentito tutto il dolore inflitto nelle sale operatorie, la pena, le torture, la solitudine e aveva deciso che non l'avrebbe dimenticato. E non lo dimenticò.
Fu relativamente facile per lui ottenere il grado di sergente della decima compagnia, fare finta di essere un bravo servo dell'imperatore. Era divertente andare in avanscoperta con il suo manipolo di idioti e occuparsi dei nemici più forti distruggendo i loro teschi in modo che nessuno del capitolo potesse tornare con trofei degni. Era divertente stare lontano da tutti con il suo manipolo di idioti e mandarli a morire, magari ogni tanto ne uccideva uno lui in un eccesso di rabbia curandosi che i semi genetici fossero inutilizzabili.. sicuramente non erano i presupposti per essere promosso ma sicuramente quelli per poter vendicarsi. Prima o poi rimanendo nell'ombra avrebbe scoperto dove il capitolo teneva i progenoidi e i semi genetici e una bella bomba avrebbe fatto scomparire il capitolo e lasciato in pace gli abitanti di Varsavia (il pianeta natale dei silver skulls NdRodolfo). Aveva solo bisogno di tempo.
L'inatteso tradimento e la fedeltà verso Annamas però cambiò le cose. In meglio. Dow ebbe il piacere di aiutare il sacrificio del capitano della compagnia (un beota intriso di chiacchere sull'emprah e altre puttanate) e potè dedicarsi senza più nascondersi all'assassinio di space marines, alla distruzione dei semi genetici dei capitoli altrui, alla razzia di tecnologia e a salvare gli esseri umani dal destino di diventare dei mostri senza cervello. La crudeltà e la forza attirarono sempre più rinnegati e la sua forza cresceva insieme al numero di idioti che si mettevano a seguirlo. L'avvistamento di qualche flotta di sciocchi in power armour in avvicinamento lo rese quantomeno felice.
generale esperto
La storia di Hussarl, colui che fu il Primo che Credette
Molto tempo fa un cappellano aveva chiesto al gruppo di neofiti nel quale veniva addestrato Hussarl quale fosse il sacrificio massimo che un marine potesse fare per l'Imperatore e per il proprio Capitolo. All'epoca Hussarl era d'accordo con le risposte che vennero date; ora sapeva che erano tutte sciocchezze. Fedeltà eterna, rinuncia ai beni metariali, rinuncia alla propria libertà, rinuncia al proprio orgoglio e morte finale non erano i sacrifici massimi che un marine potesse fare.
I sacrifici che l'Imperatore gli aveva chiesto attraverso i Tarocchi una volta diventato Prognosticator della X compagnia dei Silver Skulls li superavano di gran lunga.
Dannarsi consapevolmente, uscire dalla luce dell'Imperatore, assoggettarsi volontariamente al chaos e portare con se tutti quelli che credevano in lui, tutta la decima compagnia, tradire il proprio capitolo e perdere se stessi senza alcuna possibilità di redenzione, rimanere solo per seguire la volontà dell'Emprah: erano questi i sacrifici massimi.
In un pianeta lontano, Raraku, Slaanesh aveva preparato, con un lavoro durato 20.000 anni, la culla per la nascita di un essere umano, il Messia delle Sensazione, che avrebbe portato dentro di se il seme per la nascita di una nuova razza di demoni mai esistita prima, esseri ibridi tra demone e umano che unendo le capacità di entrambe le specie si sarebbe diffusa nel mondo materiale con poteri demoniaci senza avere il problema dell'instabilità. Tale nuova razza avrebbe annientato l'Imperium e donato a Slaanesh tutto il mondo materiale. Nè l'Emprah nè gli Dei avrebbero permesso a Slaanesh di portare a compimento i suoi piani. I Tre del chaos rubarono al Massia il piacere nascondendolo agli occhi dei cultisti che avrebbero dovuto riconoscerlo durante la rivolta di Raraku lasciandogli soltanto il dolore a cui era destinato; Nurgle si occupò di preservare la sua vita evitando che la sua anima tornasse nel Warp per essere riforgiata, Khorne gli donò la furia, la rabbia e l'odio e Tzeentch pronunciò personalmente gli incantesimi che fusero le coscienze dei cinquanta mastini in modo da nascondere quella del Messia tra tutti loro. Insieme di nuovo fecero diventare quell'entità un principe demone in modo da poterlo controllare ancora meglio.
Quello che l'Emprah aveva ordinato a Hussarl era relativamente semplice, assoggettare se stesso e la decima compagnia al demone in modo da poterne controllare le mosse ed eventualmente eliminarlo se le cose sarebbero andate male o uno degli Dei avesse cercato di volgere la situazione a proprio favore. I Mastini dell'Ombra erano i guardiani del Demone ma solo Hussarl lo sapeva, tutti gli altri suoi compagni dovevano accogliere il chaos dentro di se per non insospettire gli altri dei.
Hussarl pensava a tutto ciò mentre osservava le stelle con tutti i suoi occhi. Continuamente gliene spuntavano altri su tutto il corpo e attraverso l'armatura mentre contemporaneamente alcuni altri venivano riassorbiti. Non era riuscito a nascondere il piano a Tzeentch ma il Dio sembrava deliziato da tutto ciò e lo aveva preso sotto la sua ala protettiva.
Tra le conoscenze che il Dio gli aveva donato c'era anche la consapevolezza che presto o tardi Hussarl si sarebbe scontrato con Dow per il controllo dei Mastini.
Organizzazione del Branco
campione di nurgle Maldwyn l'Allegro: Dopo aver umiliato e ucciso il sergente dei veterani e un sergente di una tattica dei magli imperiali ottiene le regole rapidità e +1fo
la sua squadra: 6 plague marine con melta e regola "nemico favorito"
Sala dei Trofei
La protezione scapolare gialla di un Centurion bucata da un proiettile di thunderfire
((work in progress))