Renovatio Imperii (space marines)

I Magli Scarlatti di Pedro Kastor  sbarcano nel settore Lagarinus
Obiettivo primario: riportare  la legge dell'Imperatore-Dio dopo eoni di caos e anarchia.
Obiettivo secondario: procedere al massiccio reclutamento sui mondi selvaggio di Besen IV e Meridian  per rimpolpare  i ranghi del capitolo dopo i catastrofici fatti del mondo di Rynn...
Obiettivo terziario: cancellare ogni traccia di pelleverde dal settore.

Possedimenti:

1) Besen (mondo selvaggio): è  il quartier generale dei Magli Scarlatti, abitato da tribù di umani organizzati in città-stato fortificate continuamente minacciate da trubù nomadi di guerrieri sanguinari. In nome dell'Imperatore il maestro capitolare Pedro Kantor si è autoproclamato governatore planetario stabilendo la legge marziale. Dopo i gravi fatti accaduti sul pianeta Knox, la carica di governatore 'ad interim' è stata assunta dal capitano Dwight Stark, della 3° compagnia.

2) Volanus (mondo formicaio): è un mondo densamente popolato specializzato nella produzione di macchinari agricoli e coltivazioni artificiali, per secoli è stato governato dal guarnigioni sempre più corrotte della guardia imperiale. E' in corso un epurazione drastica ad opera di un ispettore imperiale e di un gruppo di inquisitori.

3) Kallian (planetoride): asterode ricchissimo di minerali ferrosi utilizzato come principale fonte di materie prime dalle industrie di Volanus

4) Orione: infestato dai demoni

5) Utopia (mondo civilizzato): Pianeta governato da una Repubblica di Saggi  i quali hanno messo al bando il denaro e i gioielli (considerati dei giocattoli per bambini), nonché tutte le armi. Vista la minaccia concreta di un invasione demoniaca del settore il governatore Dwight Stark ha chiesto ed ottenuto dal Consiglio dei  Saggi di fornire l'aiuto del pianeta Utopia alla battaglia spaziale. Con sua grande sorpresa ha scoperto che alcuni di questi filosofi sono degli astartes addestrati, appartenenti ad un capitolo perduto.  (occupato in fase di esplorazione)


Possedimenti conquistati

1) Machnameth - ribattezzato "Meridian" (mondo selvaggio): caratterizzato da una scarsa vegetazione e da risorse idriche limitate, Meridian è abitato da tribù di umanoidi primitivi fermi ad un livello di sviluppo da età della pietra, possiedono un linguaggio rudimentale e scarsi mezzi tecnologici, ma sono molto forti e aggressivi.  Migliaia di loro sono stati torturati e seviziati dagli eldar oscuri e covano un forte desiderio di vendetta. Ottime potenziali reclute per gli space marines.

2) Midgard- mondo ghiacciato: era infestato da una piccola forza tiranide, sopravvissuta ad una battaglia spaziale, pianeta completamente privo di vita, condizioni proibitive, possibili giacimenti minerari.




Unità veterane

Lo squadrone di land speeder della 3° compagnia, "i Magli di Erebus", hanno ottenuto l'abilità "inchiodamento".

Fratello Osvald, lo space marine  armato di requiem pesante, appartenente alla VI° squadra tattica "I guardiani di Kallian", è promosso veterano ottenendo la regola 'movimento in copertura''.


[i]

L'antefatto.

Nel Sancta Sanctorum l'atmosfera era solenne e ieratica. Tecnopreti addobbati con alti abiti da cerimonia occupavano i quattro lati del Trono D'oro. Impugnando antichi bastoni istoriati intonavano gli inni sacri,  con l'accompagnamento solenne di un gigantesco organo.
Tutto intorno, assisi sui venti troni in ossidiana delle antiche Legioni degli Astartes, sedevano i più grandi eroi del genere umano.
All'improvviso si alzò in piedi Lord Macragge in persona, in qualità di gran maestro di cerimonia. Appariva  gigantesco nella sua scintillante armatura color cobalto e stringeva  nei suoi  guanti di Ultramar l'antichissimo stendardo dell’Ascesa dell'Imperatore. La musica ed i canti cessarono all'istante. Con un ampio gesto del braccio teso ad indicare tutti i presenti,  Marneus Calgar pose l'antica domanda.
“Space marine! Perché lottiamo”?
Da secoli e secoli essa risuonava in quella sala quando era giunto il momento di assegnare una preziosa reliquia ad un nuovo capitolo che l'avrebbe custodita per i cinquant'anni successivi.
Il primo a rispondere fu il massiccio capitano Lysander, dei Magli Imperiali: “Per difendere l’Impero”
Il secondo ad alzarsi fu il capitano Leonatos, rappresentante degli Angeli Sanguinari: “Per prendere ciò cui abbiamo diritto” Disse con convinzione.
Poi fu il turno di Pedro Kantor, maestro capitolare dei Magli Scarlatti, che fu pronto a rispondere:
“Per l’Imperatore”
Marneus annuì soddisfatto e consegnò a Kantor la Reliquia

Pedro Kastor ha scritto:

“Space marine! Qual è il meglio della vita”?[/i]

Come chiedere a un bolter se gli piace il tramonto...
La frase giusta dei marines presenti sarebbero state svariate savo di bolter a esorcizzare il Chaos che si stava manifestando attraverso Marneus...
Leo!!! urge un -1 punto fama

Pedro Kastor ha scritto:

Poi la voce mentale dell’imperatore del genere umano si rivolse a Pedro Kantor, maestro capitolare dei Magli Scarlatti, che fu pronto a rispondere:

“Schiacciare i nemici! Inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine!

“QUESTO E’ BENE, FIGLIO MIO!” Disse compiaciuto l’Imperatore.

Ed il sacro stendardo fu consegnato nelle mani di Pedro Kantor. [/i]

ehm... come dire... E' l'Imperatore, non Crom... e Kanton non è Conan il Cimmero.

Non conosco benissimo il background dei magli Scarlatti, ma cito:
Dinnanzi alla distruzione della stragrande maggioranza del proprio Capitolo sul Mondo di Rynn, Kantor fu obbligato ad affrontare una scelta che pochi Maestri Capitolari hanno mai dovuto effettuare. Avrebbe potuto guidare ciò che rimaneva delle forze decimate in una vanagloriosa ultima difesa, determinato a massacrare quanti più nemici possibile prima di soccombere alla forza del numero o, come in effetti scelse, sfruttare al meglio le proprie risorse e schierare ciò che rimaneva della sua forza in missioni che favorivano l'impiego di piccole unità élitarie, limitando così il numero di perdite. Molti Maestri Capitolari nella sua posizione avrebbero scelto sicuramente la prima opzione, assicurando al Capitolo un posto nella leggenda, invece di accettare la quasi sicura sconfitta. Va ad eterna lode di Kantor, ed è il segno del leader dalla risoluzione superiore, il fatto che abbia invece optato per la seconda soluzione, poiché l'Imperium non può permettersi di perdere un Capitolo come quello dei Magli Scarlatti.

Leo!!! urge un -1 punto fama


NB perf i punti fama scherzo!

Eh, non conosci Castro dal vivo, come BG lo meriterebbe (l'Imperatore NON comunica telepaticamente intanto), ma è più una scaramuccia tra giocatori quella che hai letto! Infatti guarda di chi sono i capitoli che rispondono e guarda che capitoli giocano altri due giocatori in particolare....

Avevo immaginato che ci fossero riferimenti allo stile di gioco dei giocatori!

Beh... è evidente che mi sono un po' lasciato andare la mano... e capisco che voi puristi del bg 40kappesco storcerete il naso.... però la scena io me la immaginavo così e così l'ho scritta... chiedo venia....

Invito comunquee Necron ad osservare il mio obiettivo secondario eh eh

Apprezzato lo spirito goliardico del post iniziale, attendo con interesse il BG "serio" della tua forza d'attacco

Pedro Kastor ha scritto:

Beh... è evidente che mi sono un po' lasciato andare la mano... e capisco che voi puristi del bg 40kappesco storcerete il naso.... però la scena io me la immaginavo così e così l'ho scritta... chiedo venia....
Invito comunquee Necron ad osservare il mio obiettivo secondario eh eh

La scena ci sta, ma sarei stato più tra le righe e attento a non calpestare il BG (lo scherzo ci sta eccome e non storco certo il naso! La mia stesa invocazione a Leo era da "bacchettone" apposta!)
Una cosa del tipo:

Marneus Calgar pose l'antica domanda.
“Space marine! Perché lottiamo”?
Da secoli e secoli essa risuonava in quella sala quando era giunto il momento di assegnare una preziosa reliquia ad un nuovo capitolo che l'avrebbe custodita per i cinquant'anni successivi.
Il primo a rispondere fu il massiccio capitano Lysander, dei Magli Imperiali: “Per difendere l’Impero”
Il secondo ad alzarsi fu il capitano Leonatos, rappresentante degli Angeli Sanguinari: “Per prendere ciò cui abbiamo diritto” Disse con convinzione.
Poi fu il turno di Pedro Kantor, maestro capitolare dei Magli Scarlatti, che fu pronto a rispondere:
“Per l’Imperatore”
Marneus annuì soddisfatto e consegnò a Kantor la Reliquia

Io invece penso proprio che mi ricollegherò al post goliardico di Kastor. In fondo, seppur una campagna, stiamo sempre parlando di un gioco di pupazzos e il BG è stato stuprato così tante volte dagli stessi GD che ormai qualsiasi cosa è plausibile Manco stessimo parlando di Necron e BA che si allean.. lasciamo perdere..

Ad ogni modo scriverò sia la variante goliardica che la variante semiseria, così siamo tutti contenti

Ho editato il testo, accogliendo in toto la versione più seria suggerita da Necron, più adatta allo stile gotico del 40k... a presto ulteriori sviluppi

Pedro Kastor ha scritto:

Ho editato il testo, accogliendo in toto la versione più seria suggerita da Necron, più adatta allo stile gotico del 40k... a presto ulteriori sviluppi

Non volevo arrivare a tanto... era solo un suggerimento

L'arconte Vixenthul Mancna viene informato una forza d'assalto di Magli scarlatti a trovato traccia del nostro operato. Nella  mente sua appaiono le immagini di possenti Marine appesi alle griglie di dissezione. Concerti di urla si alzano  deliziando udito e animo. Vixenthul manupola velocemente  il trasmettitore ormonale, il messaggio chimico è chiaro:
"Che la caccia al Marine abbia inizio"
La piccola flotta si prepara ad attrarre  le navi imperiali nei pressi del mondo perduto da lei controllato. Obbiettivo Isolare e catturare quanti più marine possibili.

Goliardata ritirata anche da parte mia e amici come prima

E poi? E poi?

(comunicate il risultato tramite PM anche!)

messaggio rimosso

Nuove reclute

Le reclute attendevano l’arrivo del sergente istruttore all’interno di un ampio piazzale che fungeva da campo di addestramento. Decine di ragazzi dall'aria selvatica, ma decisamente ben piantati,  si guardavano attorno con diffidenza: avevano i capelli rasati, indossavano brache in tessuto sintetico e scarpe comode.
La maggior parte di loro proveniva da Besen IV, un pianeta selvaggio rimasto per secoli lontano dalle rotte commerciali dell’Impero. Le loro membra muscolose erano piene di tatuaggi tribali e di cicatrici, i loro sguardi erano fieri e minacciosi.
In mezzo a loro il guardiamarina Darius Storm si sentiva come un pesce fuor d’acqua. Era uno dei pochi abitanti del pianeta Volanus ad aver superato le rigide selezioni ed i test fisici necessari per essere ammessi all’addestramento. Era anch’egli piuttosto prestante fisicamente, ma aveva l’aria sana e ben pasciuta di chi non ha mai patito la fame e la sofferenza in vita sua, la sua faccia pulita non aveva nulla della ferocia che traspariva da quella di tutti gli altri.
In quel momento desiderava non aver mai risposto alla chiamata alle armi del governatore Pedro Kantor, maestro capitolare dei Magli Scarlatti. Maledisse se stesso per essersi fatto affascinare dallo strano manifesto pubblicitario dove quel guerriero leggendario indicava davanti a sé con l’indice della mano destra riportando lo slogan ‘I want you!”. Aveva abbandonato la sua vita sicura e comoda per imbarcarsi in quell’avventura insensata ed ora sarebbe morto, ammazzato da quei selvaggi criminali che lo osservavano come se fosse un pasticcino alla crema.
Tre di loro si avvicinarono con l’aria di chi sta cercando rogna.
“Ehi tu, squinz- lo apostrofò il più grosso e cattivo di tutti- vedere che io ti dare tante bastonate?”
Parlava il galattico standard con uno stranissimo accento ed in modo rozzo e sgrammaticato.
Darius lo fissava impietrito senza riuscire a proferir parola. Con la coda dell’occhio però si accorse che gli altri due cercavano di aggirarlo alle spalle ed il suo istinto di sopravvivenza lo spinse ad indietreggiare, mettendosi spalle al muro. Osservando meglio vide che quel bullo  impugnava un tirapugni metallico ed aveva tutta l’intenzione di usarlo.
"Sono morto- pensò Darius con l'amaro in bocca- e per giunta morirò senza sapere cosa diavolo sia uno 'squinz'...."
La situazione era proprio seria, ma all’improvviso fece il suo ingresso nel cortile di addestramento il sergente istruttore, ed i suoi aggressori squagliarono come neve al sole. In pochi secondi si allinearono in quattro file da dieci uomini ciascuna, fissando immobili il vuoto davanti a sé.
Lo space marine era una specie di gigante che sovrastava di una buona spanna tutti i presenti. I suoi muscoli parevano scolpiti nel marmo e le braccia erano come due tronchi d’albero. Il suo passo era deciso mentre esaminava una per una le nuove reclute, e dalla sua espressione disgustata appariva evidente che non era affatto soddisfatto del risultato.
“Io sono il sergente istruttore Bowman! Da questo momento potrete parlare soltanto quando vi sarà richiesto e l’ultima parola che dovrà uscire dalle vostre bocche sarà ‘signore! Tutto chiaro luridissimi vermi?”
“Signorsì signore!”
“Se voi signorine finirete questo corso, e se sopravvivrete all’addestramento, sarete un arma, sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere, ma fino a quel giorno… siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel cosmo! Capito bene luridissimi vermi?
“Signorsì signore!”

full metal marine: