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 Sala della memoria (narrativa Eldar)

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MessaggioTitolo: Sala della memoria (narrativa Eldar)   Sala della memoria (narrativa Eldar) Icon_minitimeGio Mar 08, 2018 1:02 pm

"Autarca Elasis, c'è una comunicazione d'emergenza dalla corvette Ylian-dir stazionata nell'orbita di Pandora" il tono concitato del solitamente calmo addetto alle comunicazioni non era un buon segno.
" Passamelo nel generatore d'ologrammi" disse Elasis e, in un attimo, al centro della stanza comandi si venne a formare la figura dell'esarca Laukon. Il veterano dei Vendicatori Implacabili portava un'armatura riccamente decorata da intarsi di sprettrosso da lui stesso cantati e da numerosi simboli a testimonianza delle sue imprese. Elasis conosceva bene il suo sottopostoo: una figura affidabile e da poche parole. Non appena svolti i convenevoli dovuti, egli iniziò:

"Mia signora, mi duole doverla contattare per portare notizie funeste, ma putride nubi stanno per oscurare i ricchi cieli di Pandora" Elasis analizzò l'espressione di Laukon, ma il veterano si rivelò ancora una volta imperscrutabile. "Mi dica che succede, esarca" Solo ora il viso di Laukos tradì una lieve smorfia.
"Abbiamo avvistato una flotta di modeste dimensioni in arrivo, il navigatore ha fatto una stima della loro rotta e non c'è dubbio abbiano intenzione di puntare a Pandora. Ho inviato degli intercettatore per studiarne la natura: mi è stato riferito che le navi sono color metallo e portano i simboli del Chaos"
"Una flotta di seguaci del Gran Corruttore" Disse Elasis in tono grave.
"Esattamente, mia signora" annuì Laukos
"Limitatevi a monitorare la situazione, non siete in grado di fronteggiare uno scontro diretto, invieremo rinforzi immediatamente"

L'addetto alle comunicazioni s'intromise all'improvviso
"Mi perdoni, il veggente Baranyl ha richiesto di parlarvi immediatamente" Senza aspettare una risposta, cosa che infastidì Elasis, la quale, però, non lo diede a vedere, il servente fece comparire l'ologramma del veggente.

"Autarca" il veggente fece un saluto militare "Sto per arrivare su Pandora, ho mobilitato alcune navi da trasporto"
Elasis strinse la presa sul bracciolo della poltrona su cui sedeva. "La responsabilità di questo settore è mia, veggente Baranyl, avrebbe dovuto informarmi prima d'agire. Con che diritto mette in pericolo la vita dei miei uomini?" Disse con tono perentorio, ma il giovane veggente rispose con un sorriso tra il beffardo e il gioviale.
"Ne sono consapevole, ma come ben sa, ho avuto una visione ed è per questo che mi trovo al suo servizio in questo settore così lontano dal nostro Arcamondo" il veggente si lisciò i capelli, scostando una ciocca che gli era caduta sul viso "ho visto i primi tasselli prendere il loro posto ed ho agito immediatamente. Ho deciso di mettere a rischio la vita di alcuni uomini valorosi, ma a quale scopo?" aspettò un secondo, poi aggiunse "Il mondo sotto di noi cela segreti ancora da svelare e non possiamo cederlo facilmente ai Poteri Perniciosi che potrebbero star cercando qualcosa in particolare.
"Non è un buon motivo per scavalcare la mia autorità, veggente"
"Forse ha ragione, ma le devo ricordare che Pandora è un mondo esodito, gli eldar che vi abitano sono nostri fratelli e non possiamo lasciarli soli di fronte a questo pericolo, è anche per questo che è stata disposta una flotta in questa regione: per proteggere e monitorare un settore così distante e ignoto"
Elasis sospirò e si rivolse a Laukon "Mettetevi a disposizione del veggente Baranyl e tenetemi aggiornata, voglio un rapporto ogni quattro ore"
"Sarà fatto" l'esarca annuì e, dopo un rapido saluto, interruppe la comunicazione.

L'autarca tornò a rivolgersi verso il veggente
"Baranyl, siete un mio caro amico e mi fido delle vostre decisioni, ma siate più cauto e rispettoso della mia posizione" il veggente fece un cenno col capo "Riporta a casa più uomini e civili possibile"
"Sarà fatto" fu la risposta del veggente, poi la comunicazione s'interruppe e tornò il silenzio all'interno della sala di comando.

Elasis si prese un attimo per riflettere, poi
"Navigatore, ci porti il più vicino possibile a Pandora. Voglio che venga organizzata una testa di ponte per i nostri uomini sul pianeta. Tutte le navi in assetto da battaglia, dobbiamo impedire che il morbo del Chaos si abbatta con tutta la sua potenza"
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MessaggioTitolo: Re: Sala della memoria (narrativa Eldar)   Sala della memoria (narrativa Eldar) Icon_minitimeVen Mag 04, 2018 12:01 pm

Comunicazione urgente in arrivo

Il monitor del sistema di comunicazioni lampeggiò improvvisamente. Elasis, non completamente ripresa dall'ultima battaglia, sospirò e indossò rapidamente l'armatura ancora da lucidare e incrostata di sangue d'orko, quindi rispose. Un ologramma prese forma davanti a lei, l'addetto alle comunicazioni:

"Autarca, una nave eldar è uscita dalla Rete e ci ha inviato una richiesta di teletrasporto sulla nostra ammiraglia."
"Informazioni sui nostri ospiti?"
Il viso del soldato si fece preoccupato "Il nostro ospite si è presentato come il veggente Finasir, ma non sono riuscito a trovare informazioni su di lui"
L'autarca ci pensò un poco, poi annuì e disse: "preparate un picchetto di aspect warriors, serviranno sia da benvenuto che da guardie. Avvisate questo veggente che la richiesta verrà accettata, ma pregatelo di attendere"
Il servente fece un saluto militare e chiuse la comunicazione.


La sala era stata preparata ad hoc. Attorno all'arco che torreggiava al centro della sala si era formato un cordone di aspect warriors. In prima linea c'erano le banshee, poi i vendicatori implacabili, quindi scorpioni venefici e tetri mietitori. Di fronte all'arco e in fondo al cordone Beranyl ed Elasis aspettavano in armatura da parata. L'arco si accese, formando una patina liquida emanante una luce blu soffusa dalla quale cominciarono ad uscire alcune figure: un veggente con vesti completamente rosse; due stregoni con gli stessi colori ed infine quattro vendicatori implacabili con la stessa livrea. Una sola runa rendeva palese la loro non appartenenza a Saim-hann: un simbolo dell'infinito sopra una freccia verso l'alto decorata con una coda e tre righe orizzontali.

Sala della memoria (narrativa Eldar) YnneadSymbol

Il veggente si fece avanti per primo facendo un profondo inchino e, dopo la cortese risposta di Beranyl ed Elasis, guardò l'autarca direttamente negli occhi e disse: " La ringrazio per averci accolti sulla sua nave, autarca, ma devo essere brutale e richiedere immediatamente un colloquio privato con lei e il suo compagno veggente"
Beranyl si lasciò sfuggire una lievissima espressione di stupore e sdegno per la mancanza di galateo, ma Elasis lasciò correre e fece cenno al veggente di seguirla, fino a condurre entrambi gli psionici nel suo studio: un luogo ben curato, con una scrivania al centro e librerie che percorrono tutte le pareti ricoprendole di libri, salvo lo spazio per le bacheche all'interno delle quali vengono custodite le armi dei vari templi d'aspetto.
Elasis prese posto nello scranno oltre la scrivania e fece cenno ai veggenti di sedersi sulle poltrone sull'altro lato.

Finasir fu il primo a rompere il silenzio.

"La ringrazio nuovamente e chiedo scusa per la mia impertinenza e richiesta immediata" Elasis fece cenno di lasciar perdere e chiese a cosa fosse dovuta la loro presenza e questa fretta
"Il nostro concilio ha interpretato le visioni che molti di noi stanno avendo negli ultimi giorni. Molti hanno visto un oscuro potere accrescere nell'universo e molti eldar sopperire ad esso. Siamo riusciti a vedere che il pericolo maggiore è dovuto ad oscure trame che mirano a riunire la triade del potere: il maglio, la spada e la corona. Se ciò dovesse accadere, non possiamo nemmeno prevedere quali sarebbero le catastrofiche conseguenze."
"Tutto ciò cosa ha a che fare con noi?" Disse Beranyl
Finasir si girò per la prima volta a guardare l'altro veggente, con espressione quasi di superiorità
"Abbiamo identificato la corona, è lo Spettroelmo di Parifasil, da lungo ritenuto perduto, o almeno così noi credevamo, invece voi, con la vostra spedizione, l'avete già sotto il vostro controllo senza rendervene conto."
"Mimas... l'antico pianeta sacro, i templi di Khaine non sono ancora stati controllati da quando li abbiamo riconquistati" sussurrò Beranyl
Elasis, superato il misto tra stupore e incredulità iniziale: "Mi faccia capire, veggente, siete venuto qui per accollarci ancora più responsabilità? Noi stiamo già combattendo per proteggere il settore e trovare un mondo adatto per gli esoditi che abbiamo salvato da Pandora"
"Non esattamente, mia signora. Siamo venuti qui per richiedere il vostro aiuto, certo, ma anche noi possiamo offrirvi qualcosa"
"Mi dica, allora, perché le vite dei miei fratelli sono già state versate e dubito che questa sia la fine dei loro pericoli"
"Ed è esattamente di questo che stiamo parlando"
Elasis e Beranyl si scambiarono uno sguardo sospettoso

"Dimmi, qual è la vostra richiesta e quale la vostra proposta?"
"Abbiamo bisogno delle vostre forze per fortificare Mimas ed impedire che la triade venga riunita"
"Come mi sarei aspettata" interruppe Elasis
"Aspetti, mi lasci finire" Disse Finasir. Elasis si appoggiò completamente contro lo schienale e fece cenno al veggente di continuare
"La nostra offerta è questa: nessuna vita eldar andrà perduta nell'immaterium e ridurremo al minimo il numero di anime costrette a star nel limbo offerto dalle pietre dell'anima"
Elasis alzò un sopracciglio, ma subito Finasir continuò
"La prego di raccontarmi cosa è successo in questo settore, prima di poter chiedere l'intervento del mio dio e della sua emissaria, ho bisogno di potermi fidare ciecamente. Capirà che la situazione è di massima importanza"
"Potrei dire lo stesso, veggente Finasir, ma la accontenterò, non ho nulla di cui vergognarmi e, se tutto ciò porterà alla salvezza di vite eldar, è mio dovere farlo"

L'autarca si allungò a prendere un artefatto custodito in una bacheca e lo collocò su un pannello sulla sua scrivania, quindi premendo un bottone, fece incassare nel muro una serie di mensole che lasciarono spazio ad una parete bianca.
"Per la massima sincerità, lascerò che saranno le immagini a parlare"

Subito dopo l'artefatto si accese e cominciò a proiettare sul muro scene di guerra.

[continua]
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MessaggioTitolo: Re: Sala della memoria (narrativa Eldar)   Sala della memoria (narrativa Eldar) Icon_minitimeLun Mag 14, 2018 1:11 pm

La prima scena a comparire sulla parete fu una vista dall'alto, come da un drone: gli eldar erano arroccati in mezzo alle rovine d'una città dell'Imperium, su Trantor, intenti a tenere sotto controllo punti strategici per la conquista del settore. Dalle strade ruggeva un rombo di motori e, poco dopo, si videro arrivare dei veicoli marine, razorback e rhino colmi di marine dalla livrea blu e rossa, Magli Scarlatti.

Sulle balconate di alcuni edifici fecero comparsa squadre di marine armati di cannoni laser e bolter, immediatamente, i soldati con armi pesanti cominciarono a bersagliare il wave serpent e il prisma di fuoco impiegati per l'assoggettamento del settore. I colpi scavarono grosse buche nel terreno, ma furono assorbiti dagli scudi e dalle pietre runiche appositamente impiegate per proteggere i mezzi. In poco tempo la zona venne inondata di colpi.

Proiettili volavano in tutte le direzioni riempiendo l'aria. Due gruppi di cecchini si posizionarono in postazioni rialzate e cominciarono subito a far fuoco su bersagli sensibili tra i Marine mentre il prisma e il wave serpent concentrarono il fuoco sul razorback nemico prima che potesse scatenare la propria potenza di fuoco sulla fanteria eldar. Il veicolo esplose in un boato di frammenti di ferro sufficienti a portare via pezzi interi degli edifici vicini, ma dalle sue ceneri, riuscirono ad uscire alcuni marine che vennero rapidamente ripuliti da colpi precisi di shuriken. Dopo ben poco tempo l'arroganza degli umani li tradì, infatti, nella loro sicurezza, non si erano accorti del gruppo di war walkers che era riuscito ad aggirare le loro linee. Se ne accorsero quando era troppo tardi: due ondate di colpi massacrarono buona parte d'una compagnia d'armi pesanti, la quale, venne poi spazzata via da un attacco chirurgico degli scorpioni venefici.

Laukos e i suoi Vendicatori vennero inviati in un cratere avanzato per creare una testa di ponte per l'avanzata e lì si schierarono mentre i colpi dei marine vennero concentrati sul pericolo sul fianco, mietendo vittime tra gli scorpioni. Improvvisamente , da un edificio vicino alla squadra di Laukos, sfondando la parete. Nulla potè fare Laukos: la sua squadra venne inondata di colpi che la ridussero ad un ammasso di corpi crivellati.
Con un urlo, i marine rimanenti, rafforzati dalla truculenta scena, partirono alla carica. Non avevano fatto i conti con la furia generata dalla perdita dei propri fratelli negli eldar. I veicoli vennero crivellati di colpi fino a renderli del tutto inutili, quindi il wave serpent fece sbarcare una squadra di banshee guidata da Elasis e dallo stregone Riyl. L'urlo agghiacciante emanato dalle banshee pietrificò per un istante i possenti marine. Quanto bastava alle agili eldar per chiudere la distanza tra le due formazioni. Seguì una mattanza: le agili banshee ed Elasis si fecero strada tra i possenti colpi sferrati dai marine ai quali, però, non venne dato il tempo d'estrarre le armi da combattimento. Sangue volava ovunque, arti e colli recisi con la precisione chirurgica che solo la via della banshee può donare alle proprie adepte.

Nel corso di pochi istanti i marine furono costretti ad una ritirata strategica, prima di finire totalmente sopraffatti dalle forze eldar.


Lo schermo si spense mentre la scena dipinta era quella del post-battaglia con gli eldar intenti a raccogliere le gemme dei propri caduti e a soccorrere i feriti.

"Quel giorno respingemmo i Magli Scarlatti e liberammo il pianeta. Subimmo gravi perdite, Laukos, l'esarca dei vendicatori implacabili fu ferito gravemente, ma è già tornato operativo grazie alle cure dei nostri medici" disse Elasis

"Una degna battaglia, i miei complimenti, ma so che ne avete combattute anche altre, è da un po' che seguiamo i vostri movimenti, sia in sogno che con esploratori"
"Avreste potuto aiutarci prima, allora"

"Suvvia, autarca, avranno avuto i loro motivi, lo sa quanto me il loro modo d'agire"

"Appunto, ne sappiamo molto poco, veggente Baranyl"

"Non temete, se necessario, saremmo intervenuti, ma vi prego di proseguire, mia signora"

Elasis annuì, lasciando cadere il discorso. "Lo scontro successivo non è degno di video: alcuni marine tentarono una sortita su un pianeta senza valore, ma la squadra di esploratori presente come guarnigione fu in grado di sabotare le loro scorte di propellente e munizioni al punto tale da costringerli a rinunciare al loro piano d'attacco"


Elasis premette alcuni tasti sull'artefatto che si accese nuovamente. "Passiamo alla successiva battaglia, contro la minaccia tiranide che stava per diventare un pericolo per i territori sotto la nostra custodia".
Con un cenno, Elasis invitò i veggenti a guardare nuovamente la parete sulla quale si stagliava uno scenario tetro: un mondo piagato dalla voracità tiranide.

Mentre sulla parete venivano proiettate scene cruente dove gli eldar crivellavano di colpi le forze tiranidi, la porta si spalancò facendo sussultare tutti i presenti.

"Chiedo venia" disse un giovane piuttosto affannato in divisa da inserviente "E' appena arrivata una comunicazione da Mimas"

"Che è successo, soldato"

"Marines degli Angeli Oscuri hanno aperto il fuoco sulla squadra di ricognizione  guidata dallo stregone Zifail"

"Perdite?"

"E' tornato solo un esploratore, ma la nostra base è rimasta ignota agli umani"

Elasis fece una smorfia contrita e fece per parlare, ma Finasir s'intromise "Mi perdoni, autarca, ma suggerisco d'organizzare subito una spedizione per recuperare l'elmo e rafforzare il controllo sul pianeta"

Elasis annuì, attivò l'interfono integrato nella sua armatura e cominciò a dispensare ordini.


--------------

Una settimana dopo

--------------


Baranyl entrò nella stanza di Elasis, dietro di lui seguiva una banshee la quale portava una teca con dentro lo Spettroelmo di Parifasil.

"Autarca, abbiamo finalmente trovato e recuperato l'elmo"

Elasis, prima intenta a studiare una mappa del settore, alzò lo sguardo e abbozzò un sorriso

"I miei complimenti, veggente" con un gesto della mano, invitò a poggiare la teca sul tavolo e la banshee obbedì immediatamente. "dobbiamo riferirlo al veggente Finasir, loro hanno già provveduto ad aiutarci con i nostri feriti, è giunto il momento di compiere la nostra parte dell'accordo"

"Ha già deciso cosa fare?"

Elasis puntò un dito sulla mappa, per la precisione sul pianeta Telesto

"Questo è il pianeta sotto il nostro controllo da più tempo, abbiamo già delle basi avanzate. Fortificheremo ulteriormente le postazioni in modo da renderlo il più sicuro possibile, ma terremo l'elmo qui per un eventuale decollo d'emergenza"

"Non sarebbe meglio portarlo ad Alaitoc?"

"Non possiamo, il veggente Finasir mi ha detto che è necessario tenerlo qui per poter eliminare totalmente la minaccia che incombe su di noi"

"Ma così sarà più rischioso"

"Lo so, ma dobbiamo correre questo rischio per ottenere un risultato migliore"

"Così sia, sarò al suo fianco nelle battaglie a venire"

Elasis fece un leggero inchino "La ringrazio, veggente Baranyl"

Baranyl fece un inchino ed uscì accompagnato dalla banshee
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